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L'EDITORIALE DI ROBERTO GENTILE

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T.O. DEL MESE

BOTTA & RISPOSTA

IPSE DIXIT

lampedusa-imm.jpglampedusa.jpgDa Corriere.it del 29.5.11 “È stato soccorso in nottata il barcone alla deriva nel Canale di Sicilia con 210 profughi provenienti dalla Libia, tra i quali donne e bambini. L'imbarcazione aveva il motore in avaria.... Da Repubblica.itÈ partita da Lampedusa la nave Flaminia con a bordo 1.400 migranti sbarcati nelle ultime 48 ore sull'isola.... E cliccando “Lampedusa” su Google News si ottengono 282 notizie, il cui tono è – sempre – da bollettino di guerra. Insomma, a vederla da Milano, la situazione è drammatica e Lampedusa è e resta il crocevia dei disperati di mezza Africa. Ma a vederla da Lampedusa, la situazione è diversa. Molto diversa. Luca Adami, dir. commerciale e marketing di Aviomar, a Lampedusa ci è stato 3 giorni, insieme a 170 agenti di viaggi e giornalisti. Ecco come la vede lui: “Quello che scrivono i giornali e raccontano i tiggì è assurdo... Dopo tre giorni sull’isola più che bel mare, gente magnifica e belle strutture non abbiamo visto. Molti imprenditori sono preoccupati per quello che dicono i media: cambiare la percezione della gente è un’impresa. Lampedusa è una meta turistica e tale deve continuare a essere considerata”.

Lampedusa - È il 27 maggio, sono le 11 del mattino, siamo da tre giorni a Lampedusa con 150 agenti di viaggio e alcuni giornalisti di testate trade. Giornate magnifiche passate a visitare le strutture che proponiamo, ma soprattutto ad apprezzare il mare bellissimo, l’eno-grastronomia tipica a base di pesce e l’affettuosa ospitalità che ha fatto di Lampedusa una delle destinazioni storiche di Aviomar. Destinazione certamente non strategica né per numeri né per investimenti, ma certamente una di quelle dove andrei anch’io in vacanza. Il mio odiato BlackBerry mi avverte che ho ricevuto un email: è un amico che mi relaziona sui titoli dei TG di quella sera… Parlano di emergenza clandestini, di 1.800 sbarchi sul isola, di sventato naufragio e persone che rischiano di morire di sete a causa della traversata. Ho passato la giornata in barca a mostrare ai colleghi le splendide baie di Lampedusa, sono tre giorni che giro liberamente per l’isola e come me le 170 persone che siamo riusciti a coinvolgere in quest’evento promozionale e nessuno ha avuto la minima percezione di questo stato di emergenza. Leggo ad alta voce l’email che ho ricevuto, un albergatore indignato mi presenta il capitano della guardia costiera di Lampedusa, che era in quel momento con noi: mi spiega come funziona logisticamente il lavoro che stanno operando, le effettive motivazioni per cui da un lato sull’isola non si ha la percezione di quanto avviene ed è quindi assurdo parlare di emergenza. Le barche vengono intercettate al largo, la guardia costiera ogni tanto entra in porto con una carretta del mare, gli immigrati  però sono stati già trasportati nel centro assistenza o in caso di saturazione di quest’ultimo sono imbarcati direttamente sul traghetto della Grimaldi o Siremar ormeggiato al largo del isola e sempre pronto a trasportare in continente. L’emergenza c’è solo sui TG ... - Reportage di Luca Adami, vedi le interviste in video.